VOAL – Secondo Travail.Suisse un congedo paternità degno di questo nome è ancora un’eccezione in Svizzera. È tempo di adottare una nuova legislazione per restare al passo con i tempi, indica oggi il sindacato, che vorrebbe 20 giorni di pausa lavorativa per i nuovi papà.
Attualmente in Svizzera i neo papà ricevono dalla legge un congedo lavorativo pari a quello per un trasloco, cioè un giorno, criticano i rappresentanti di Travail.Suisse.
Il sindacato ha analizzato quest’anno 46 contratti collettivi di lavoro (CCL) a cui sono assoggettati circa 1,5 milioni di lavoratori nel settore privato. Il risultato, secondo Travail.Suisse, è deludente: oltre la metà dei dipendenti ha diritto solo a un giorno di congedo. La differenza maggiore è riscontrata tra piccole e grandi aziende.
Un congedo paternità pagato non deve però dipendere da dove uno lavora. “Proprio per questo ci battiamo da anni per un congedo pagato e flessibile di 20 giorni”, con un’occupazione all’80%, ha affermato Matthias Kuert Killer, responsabile della politica sociale presso il sindacato. La riduzione dell’occupazione del 20% durante 20 settimane potrebbe rappresentare l’inizio di un’attività lucrativa a tempo parziale per i papà.
Il congedo paternità sarebbe finanziato con i surplus dell’indennità per perdita di guadagno. Siccome il numero di giorni di servizio militare sta regredendo fortemente, i contributi per l’indennità per perdita di guadagno dovranno essere aumentati solo leggermente, secondo Travail.Suisse, che dal 2007 chiede un congedo paternità di quattro settimane.
sda-ats
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